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I RACCONTI DEL CUSCINO - Peter Greenaway

domenica 17 giugno 2007

Perché i classici sono classici


Per il nuovo post avevo tante idee che mi frullavano per la testa, ma quello che ho letto oggi è + urgente.

.... "Povera Fanny! Non lo avrebbe dimenticato così presto!".
"No", rispose Anne, commossa e con un filo di voce. "Ne sono certa".
"Non era nella sua natura. Era folle di lui".
"Non sarebbe nella natura di nessuna donna veramente innamorata".
Il Capitano Harville sorrise come per dire: "E' una cosa che vale per tutte le rappresentanti del suo sesso?", e lei gli rispose con un altro sorriso: "Sì. Noi non vi dimentichiamo così presto come invece accade a voi. Forse è il nostro destino , piuttosto che il nostro merito. Non possiamo farne a meno. Viviamo in casa, tranquille, inermi prede dei nostri sentimenti. Voi siete per natura costretti all'azione. Avete sempre una professione, degli interessi, degli affari di vario tipo che vi riportano immediatamente al mondo, e la continua attività e il costante mutamento attenuano subito le vostre emozioni".
"Pur ammettendo la sua asserzione, e cioè che il mondo agisce in fretta sugli uomini (cosa che, tuttavia, non credo di poter ammettere), ciò che lei dice non può andar bene per Benwick. Non è mai stato costretto all'azione. La pace, raggiunta proprio in quel momento, lo ha riportato a terra, e da allora ha sempre vissuto con noi, nella nostra piccola cerchia familiare".
"Vero", disse Anne, "verissimo; non lo ricordavo; ma che ci resta da dire ora, Capitano Harville? Se il mutamento non è provocato da circostanze esterne, deve per forza essere nato dall'interno; dev'essere stata la natura, la natura dell'uomo a provocarlo nel Capitano Benwick".
"No, no, non è la natura dell'uomo. Non posso credere che sia una caratteristica della natura dell'uomo, più che della donna, essere incostanti e dimenticare chi si ama, o si è amato. Credo, invece, il contrario. Credo esista una vera analogia tra i nostri corpi e le nostre menti; e poiché i nostri corpi di uomini sono più forti, anche i nostri sentimenti lo sono, capaci di sopportare le situazioni più difficili e le tempeste più forti".
"I vostri sentimenti possono anche essere più forti", rispose Anne, "ma lo stesso spirito analogico mi autorizza ad asserire che i nostri sono più teneri. L'uomo è più robusto della donna, ma vive meno a lungo; e ciò spiega esattamente le mie opinioni sulla natura dei suoi affetti. Anzi, sarebbe troppo dura per voi, se si trattasse del contrario. Avete difficoltà, privazioni e pericoli a sufficienza con cui lottare. Lavorate e faticate sempre, siete esposti a ogni rischio e a ogni avversità. La casa, la patria, gli amici: dovete abbandonare tutto. Niente vi appartiene veramente, né il tempo, né la salute, né la vita. Sarebbe invero troppo difficile per voi" (con voce tremante) "se i sentimenti di una donna dovessero aggiungersi a questo".
....."Suppongo che non troveremo mai accordo su questo punto. Probabilmente nessuna donna e nessun uomo vi riusciranno mai. Ma mi permetta di osservare che tutte le storie, le leggende, i miti, sono contro di voi, tutte le storie, in prosa e in versi. Se avessi la memoria di Benwick, potrei farle cinquanta citazioni in un battibaleno per suffragare la mia tesi, e non penso di aver mai aperto in vita mia un libro che non dicesse qualcosa sull'incostanza delle donne. Canzoni e proverbi, tutti parlano della leggerezza delle donne. Ma forse mi dirà, son tutte cose scritte da uomini".
"Forse lo dirò... sì, sì, la prego, nessun riferimento ad esempi tratti da libri. Rispetto a noi donne, gli uomini hanno avuto ogni vantaggio nel raccontare la loro storia. Gli uomini hanno sempre potuto godere del privilegio dell'istruzione molto più di noi; la penna è sempre stata nelle loro mani. Non ammetto che i libri possano essere considerati prova di alcunché".
"Ma allora come potremo mai provare qualcosa?"
"Non lo faremo. Non potremo mai aspettarci di trovare prove su questo punto. E' una differenza di opinioni che non lo permette. Ciascuno di noi, probabilmente, inizia con nu'idea preconcetta sul proprio sesso, e a quell'idea applica ogni circostanza ad essa favorevole che si sia verificata entro la propria cerchia; molte di queste circostanze (forse proprio quei casi che ci colpiscono di più) possono essere di una natura tale da non poter essere citate come esempio senza tradire una confidenza, o in altri casi, senza dire ciò che non dovrebbe essere detto".
"Ah!", esclamò il Capitano Harville, con molta partecipazione, "se solo potessi farle comprendere quanto soffre un uomo quando dà l'ultimo saluto alla moglie e ai figli e vede la barca sulla quale stanno tornando a terra che si allontana, e quando, ormai scomparsa alla sua vista, si volta e dice: "Dio sa se ci incontreremo ancora!". E poi, se potessi farvi sentire l'ardore della sua anima quando li vede di nuovo; quando, di ritorno dopo un'assenza di un anno, costretto a far scalo in un altro porto, calcola come gli sarà possibile raggiungerli, e fingendo di illudersi, dice: "Non potranno essere qui fino a tale giorno", ma spera sempre, invece, che riescano ad anticipare l'arrivo di dodici ore, e poi li vede finalmente arrivare, come se il Cielo avesse dato loro le ali, molte ore prima! Se potessi spiegarle tutto questo, e tutto ciò che un uomo può sopportare e fare, e si gloria di fare nell'interesse di questi tesori della sua esistenza! Parlo, lo sa bene, solo di quegli uomini che hanno un cuore!", e premeva la mano sul suo in preda all'emozione.
"Oh!", esclamò Anne, con passione, "spero di rendere giustizia a tutto ciò che lei prova e che provano quelli come lei. Dio non voglia che io sottovaluti i sentimenti di amore e fedeltà dei miei simili. Meriterei totale disprezzo se osassi affermare che solo le donne sono capaci di provare vero affetto e di essere costanti. No, io credo che siate capaci di tutto ciò che è importante e onesto nella vita matrimoniale. Credo che possiate essere all'altezza di ogni sforzo e di molta tolleranza nella vita domestica, finché -se mi è concessa l'espressione- finché avete uno scopo, almeno, cioè, finché la donna che amate vive e vive per voi. Il privilegio che rivendico per il mio sesso (non è certo invidiabile, non c'è bisogno che lo agognate) è che sappiamo amare di più, anche quando l'esistenza o la speranza sono finite".
Non avrebbe potuto pronunciare un'altra frase; il suo cuore era troppo gonfio, il suo respiro troppo affannoso.
"Lei ha un'animo buono", esclamò il Capitano Harville, posando la sua mano su quella di lei con gesto affettuoso. "E' impossibile litigare con lei..." ........
( da Persuasione di Jane Austen 1815 )

Certo, con il tempo alcune cose sono cambiate, ma il significato profondo è ancora tra noi.

9 commenti:

Miss Quarrel ha detto...

Si.. è vero....il succo è che noi donne siamo delle psicopatiche masochiste, mentre gli uomini (fortunatamente non tutti) campano molto meglio perchè affrontano i problemi solo quando esistono realmente! :-)

Sbaglio!?

BRAVEHEART ha detto...

Al di là che la miss dice, e dice bene, c'è qualcosa di profondo in questa lettura:"credo che possiate essere all'altezza di ogni sforzo e di molta tolleranza nella vita domestica, finché -se mi è concessa l'espressione- finché avete uno scopo, almeno, cioè, finché la donna che amate vive e vive per voi. Il privilegio che rivendico per il mio sesso (non è certo invidiabile, non c'è bisogno che lo agognate) è che sappiamo amare di più, anche quando l'esistenza o la speranza sono finite".Questo ciò che mi colpisce di più. Ma sarà vero?
Più codardi sì, sì. Più incostanti sì. Ma davvero un uomo dimentica così più facilmente, riesce più facilmente a farsene una ragione. Tendenzialmente è così, ma i tempi cambiano e le donne son sempre più uomini, gli uomini sempre meno uomini. Non si parte più per la guerra e la guerra d'inidipendenza economica della donna è vinta. Se troviamo tempo, mettiamo su un gruppo di studio e facciamo una ricerca sociologica.

Miss Quarrel ha detto...

...ti sei dimenticato di dire che le mezze stagioni non esistono più!!!

Sei Shonagon ha detto...

E' vero, recentemente c'è stato uno scambio di ruoli, ma, sotto sotto, c sono sempre secoli di cultura sul groppone difficili da smantellare... Voglio dire che molte donne, facendo gli uomini, si sono appropriate forse delle peggiori caratteristiche maschili pur mantenendo, nel profondo, un retroterra culturale che affonda le radici lontano nel tempo...iiiiihhhhh oh mio Dio! Uno spirito intellettualoide si è impossessato delle mie mani e fa di me quello che vuoleeee... aiuto aiuto AIUTOOOOOOOOO!!!!! Ahhhhhhh!!!!

BRAVEHEART ha detto...

miss quarrel non sopporta i discorsi seri che solo su questo blog si possono fare...tse!

Miss Quarrel ha detto...

No, io in generale non so cosa significhi fare un discorso serio... quindi....va da sé che condisco il condibile di immani cazzate!! :-)

Dalle mì parti si dice "poggio e buha fanno pari!" - a voi interpretare il MissCazzate pensiero! :-)

BRAVEHEART ha detto...

:-D

Anonimo ha detto...

Guarda, su questo argomento avrei da dire tante tante cose.Ma dico solo che la sensibilità, i sentimenti...son donna!!!
Odio gli uomini, in questo preciso momento della mia vita li "odio" più che mai. Sono vuoit, non hanno cuore, non hanno sensibilità, sono falsi, sono ipocriti, sono codardi, non hanno palle!!!!

PS: e certo che mi fa piacere essere tra i tuoi link...ora ti aggiungo ai miei mooolto moolto volentieri!!!

BRAVEHEART ha detto...

Alessà, non generalizzare.
Altrimenti mi fai capire che sono tutti uguali a me!

Io e Nelly Furtado

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